Mini Erbario
"Nel momento in cui finalmente diamo attenzione a ogni cosa,
anche un filo d’erba può diventare un misterioso, fantastico, indescrivibile
magnifico mondo a sé"
HENRY MILLER
Giglio di San Giovanni
Liliaceae
Pianta perenne, alta 30-90 cm, cresce spontanea sui pendii erbosi ed assolati, nelle radure, ai margini dei boschi e nei pascoli subalpini ed appenninici da 100 a 1800 m.
Raggiunge l'apice della fioritura verso fine giugno, in corrispondenza della ricorrenza di San Giovanni (24 giugno): da qui il suo nome comune. La potrete osservare facilmente lungo la strada sterrata che porta da noi! Non raccoglieteli! Sono piuttosto rari qui!
Erba di San Giovanni
Hypericaceae
Il nome, Hypericum, deriva dal greco “iper-eikon” che significa "pianta che cresce sopra le vecchie statue", mentre "perforatum" si riferisce alla presenza di numerose ghiandole in tutta la pianta che hanno l’aspetto di piccoli fori.
E’ stata considerata una pianta magica per molti secoli ed il suo utilizzo era legato alla notte di San Giovanni (24 Giugno). Ne troverete in abbondanza sulla collina sopra di noi!
Mettendo a macerare i fiori freschi in un olio vegetale si ottiene un oleolito che svolge sulla pelle proprietà cicatrizzanti, lenitive, sfiammanti, antipruriginose ed elasticizzanti. Lo troverete a vostra disposizione in veranda!
Cicoria
Asteraceae
Pianta erbacea alta al massino 1,5 metri, i fiori sono dei capolini dall’inconfondibile colore celeste-indaco e hanno la particolarità di rimanere chiusi nelle giornate umide e senza sole. La provenienza del nome è molto incerta: una delle ipotesi è che derivi dal greco "Kichorion", "Kio", "io", e "chorion", "campo". Infatti si tratta di una pianta che cresce diffusamente nei campi.
Dalla radice si ottiene una tintura madre ottima per depurare il fegato. Le foglie possono essere consumate crude o cotte. La troverete ovunque qui intorno! Secca è splendida da conservare per l'inverno!
Achillea Millefoglie
Asteraceae
Pianta di tipo erbaceo, perenne e aromatica. La tradizione vuole che Achille curò alcune ferite dei suoi compagni d'arme nell'assedio di Troia con tale pianta: da qui il nome del genere. Il nome definitivo della pianta fu comunque assegnato da Linneo. L'epiteto specifico (millefolium) deriva dalle sue foglie minuziosamente frastagliate.
Con i fiori si ottiene un liquore buonissimo che vi verrà offerto nelle serate di autunno!
Margherita
Asteraceae
La margherita è una pianta erbacea comunissima nei nostri prati. Il nome del genere (Leucanthemum) deriva da due parole greche leukos (= bianco) e anthemon (= fiore) per il colore dei fiori. Le infiorescenze sono formate da capolini terminali unici con un peduncolo che sorregge un involucro composto da brattee che proteggono il ricettacolo sul quale s'inseriscono due tipi di fiori: quelli esterni ligulati (da 36 a 42) di colore bianco, disposti in un unico rango e quelli interni tubulosi molto più numerosi di colore giallo.
Elicriso
Asteraceae
Pianta perenne dal tipico aroma di liquirizia; forma cespugli di 30-40 cm di altezza. Largamente diffuso su tutto l'Appennino (lo troverete sul dialetto di accesso all'Agribnb), predilige terreni rocciosi e aridi.
Il nome Elicriso deriva dall’unione di 2 termini greci “elios” e “crusòs”, “Sole d’oro” in allusione al colore e alla forma dei suoi capolini. Il suo uso farmaceutico risale alla medicina greco-romana: le sommità fiorite si raccolgono in estate, tra giugno e agosto e se ne ottiene un oleolito che favorisce infatti il naturale equilibrio della cute arrossata e secca. Lo troverete a disposizione in veranda!
Papavero
Papaveraceae
Pianta comune nelle nostre campagne, originaria del Medio Oriente: si è diffusa nell'antichità con la coltivazione dei cereali.
Erbacea annuale, fiorisce da aprile a giugno. Le rosette basali sono commestibile (raccolte da novembre a marzo) e i semi secchi possono essere usati per decorare i dolci (li troverete nelle torte e nel pane della colazione!).
Carota selvatica
Apiaceae
Allo stato spontaneo è considerata pianta pioniera e infestante e si trova facilmente in luoghi assolati ed in zone calde e sassose. Addomesticata 5000 anni fa in Afghanistan con colori viola o gialli, oggi ne esistono diverse varietà che sono coltivate in tutte le aree temperate del globo.
Fiordaliso
Asteraceae
Il fiordaliso stoppione (Centaurea jacea) è una pianta erbacea, perenne. l nome generico (Centaurea) deriva dal Centauro Chirone. Nella mitologia greca si racconta che Chirone, ferito ad un piede, guarì medicandosi con una pianta di fiordaliso. L'epiteto specifico di questa pianta (jacea ) deriva dal vocabolo greco ”yakinthus” (= Giacinto) e si riferisce al colore della corolla simile a quella dei giacinti. Lo troverete lungo le scalette che portano in piscina.
Prunella
Lamiaceae
Piccola pianta perenne, alta da 5 a 20 cm. L'habitat preferito sono i prati, i pascoli e i luoghi erbosi ma si trova anche al limite delle boscaglie. Il substrato preferito è calcareo.
Il nome generico (Prunella) deriva da una parola tedesca ("die Bräune", "die Halsbräune" o "die Breune") per indicare una infiammazione delle tonsille, una malattia per la cui cura in passato si usava questa pianta. E' tappezzante! La individuerete facilmente appena usciti dal nostro cancello, sulla destra.
Caprifoglio comune
Caprifoliaceae
Il nome comune (caprifoglio) deriva dal latino ed è composto da due termini: “capra” e “folium” (capra e foglia). Probabilmente questa dizione deriva dal fatto che le capre usano brucare le foglie di alcune specie di questo genere.
I fusti sono rampicanti e volubili, le foglie sono semplici a margine intero, caduche e si dispongono in modo opposto. Il fiore è di una bellezza unica: l'infiorescenza è formata da fiori (circa 6 esemplari) sessili disposti a fascetti inseriti nel centro dell'ultimo paio di foglie. Le bacche non sono commestibili.
Ne vedrete alcuni all'inizio del nostro sterrato!
Cardo
Asteraceae
Pianta erbacea perenne. Le infiorescenze sono composte da larghi e globosi capolini terminali.
In Italia è una pianta comune e si trova al Centro e al Sud (isole comprese).
Habitat preferito: prati, gli incolti e gli orti. Presenta una spiccata adattabilità all'ambiente mediterraneo.
Lino
Linaceae
Pianta erbacea annuale che va dai 30 ai 60 cm di altezza. Presenta un fusto eretto, abbastanza fragile e ramificato. I fiori presentano 5 petali, 5 sepali e 5 stami. Il frutto consiste in capsule che contengono piccoli semi il cui colore varia dal marrone al giallo, a seconda della varietà. Ha origine indiane, in passato è stato vastamente utilizzato da Egizi, Greci e Romani. Nella zona mediterranea le prove di coltivazione risalgono a ben 6.000 anni fa. Cresce nelle zone con clima mite.
Camomilla dei tintori
Asteraceae
È una pianta erbacea, con fusti eretti alti 20–50 cm. Come in tutte le Asteraceae, quello che sembra un fiore (la margherita) non lo è: è un'infiorescenza composta da molti singoli e piccoli fiori! L'infiorescenza è un capolino emisferico, con fiori radiali ligulati gialli e fiori del disco tubulari sempre gialli. Veniva in passato utilizzata nell'industria tessile per produrre una tinta di colore giallo brillante, usata per tingere i tessuti.
Centauro giallo
Genzianaceae
Pianta erbacea annuale alta da 20 a 50 cm, glabra con fusti eretti piuttosto robusti color grigio-verde, con poche ramificazioni solo in alto. I fiori, sostenuti da lunghi peduncoli (2-4cm) sono riuniti in infiorescenze apicali.
Fin dall’antichità la pianta era utilizzata per le sue proprietà amaro-toniche, caratteristiche delle Genzianacee, apprezzate nella preparazione di amari e bevande analcooliche. Un tempo usata come colorante per tingere tessuti e lane di colore giallo
Orchidea selvatica Ophris
Orchidaceae
Orchidea selvatica, molto probabilmente una Ophris Apifera: il lobo mediano del labello è di colore bruno, con margine giallastro e presenta un disegno variabile, che ricorda l'addome di un insetto. Si ritiene che la pianta originariamente si riproducesse come le altre orchidee del genere Orphys sfruttando gli impollinatori: la forma e il colore delle ofridi infatti mimano quelli dell'addome delle femmine di alcuni imenotteri, così che i maschi siano attirati sul fiore, pur privo di nettare, provvedendo quindi all'impollinazione.
Non raccoglietela! E' protetta!
Orchidea Selvatica Orchis
Orchidaceae
Orchidea selvatica del tipo Orchis, molto probabilmente una orchide minore (Anacamptis morio), anche nota come giglio caprino, è una pianta erbacea della famiglia delle Orchidaceae. È una delle più diffuse orchidee selvatiche in Italia; infatti quasi in ogni regione esiste un nome diverso per questo fiore. Pur sempre riconoscibile, presenta una notevole variabilità nel colore dei petali. Fiorisce da aprile a giugno e la troverete in abbondanza sui nostri prati! Non raccoglietela! E' protetta!
Primula Vulgaris
Primulaceae
È una pianta erbacea perenne acaule (ossia i fiori e le foglie nascono direttamente dal rizoma sottostante). La fioritura è unica nel corso dell'anno (sono piante “monocarpiche” = un solo frutto nell'arco della stagione). L'altezza varia da 8 – 15 cm. Sono piante con gemme svernanti al livello del suolo e protette dalla lettiera o dalla neve, con foglie disposte a formare una rosetta basale.
Nei nostri boschi sono abbondantissime e le vedrete fiorire all0inizio della primavera.